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Palazzo Borgia

Veduta del palazzo se non fosse stato bombardato.

Veduta della via attuale

PALAZZO BORGIA

1400

Nel volume di U. Savo “Velletri nelle sue cartoline d’epoca” risulta che il palazzo venne ampliato da Domenico Gallinella all’inizio del 1500.

Divenne proprietà della famiglia Borgia, più precisamente di Clemente Erminio.

Erminio iniziò la celebre raccolta borgiana, continuata poi da Stefano Borgia che ne fece una meta importante per archeologi e letterati, per le rarità che venivano conservate, tanto da essere notata da Goethe.

Il Terzenghi dice nel libro” Velletri e le sue contrade” che il cardinale quando trovava un ninnolo per lui raro, non si risparmiava nulla pur di averlo, tanto che una volta vendette le sue fibbie d’oro per farne moneta ed acquistare quindi ciò che gli interessava.

Oggi tutto il materiale si trova a Napoli e a Roma presso la prefettura di propaganda Fide col nome di Museo Borgiano.

Pianta palazzo Borgia

Anche in questo caso dobbiamo recriminare per il fatto che tutto il museo borgiano fu venduto nel 1814 dai discendenti Borgia alla real casa de’ Borboni, mentre la pinacoteca e le collezioni furono lasciate in dono a Roma,  a Velletri non restò che materiale cartaceo.

Se l’amministrazione di allora avesse acquistato questo patrimonio, ora avremo uno dei musei più importanti della zona che avrebbe richiamato visitatori e artisti da ogni parte del mondo.

Ma a Velletri , lo sappiamo bene, le cose vanno purtroppo così, e come disse giustamente il Terzenghi “ i nostri savi amministratori ci lasciarono i debiti ma non il museo”.

Poi la guerra nel 1943 fece sparire anche il palazzo, ecco perché ho voluto attraverso rare fotografie ricostruirne la facciata così com’era nel 1925.

Stavolta a memoria imperitura.